Le citazioni che mi avevano colpito la prima volta che l’ho guardato…
…
Aramaki: Sopravvivere, ad ogni costo.
Batou: E così, per la sezione 9 è arrivata la fine, tutto quello che abbiamo costruito andrà in fumo
Motoko: Davvero? Beh, è stato bello avere gli equipaggiamenti più avanzati, le ultime tecnologie ed i migliori centri di manutenzione, ma era tutto qui.. basta trovare uno sponsor.. o c’è dell’altro? Ti eri forse affezionato al posto, Batou?
Batou: Ma no, non è questo.. quello che abbiamo, sono più che altro bei ricordi, ecco tutto.
Motoko: …“Bei ricordi”? Come sei sentimentale.
Batou: A proposito di ricordi, che fine ha fatto l’orologio che porti sempre?
Motoko: diversamente dal solito, l’ho lasciato accanto al letto della Safe House. E’ probabile che anche il mio appartamento sia già stato sequestrato.
Batou: Non ti spiace? Quell’orologio ti è stato regalato quando hai portato a termine il resize del tuo corpo artificiale, giusto? Anche se non so da chi l’hai ricevuto.
Motoko: Davvero? Non fraintendere, non lo portavo per ragioni di tipo sentimentale.
Batou: Non hai scelto di avere un corpo artificiale di modello femminile, perché ci tieni ad avere un polso sottile per mettere quell’orologio?! Un corpo, una scatola cranica si sostituiscono, ma alcuni oggetti non si possono cambiare!!
Motoko: perché ti scaldi tanto? A seconda delle circostanze ho cambiato sia cranio che corpo e potrei anche cambiare memoria. (…) Adesso basta con le chiacchiere. Quando usciremo non potremo mai più metterci in contatto. Se ci incontreremo di nuovo, probabilmente non sarò più la stessa. Adesso Batou, devi pensare solo alla tua sopravvivenza.
Batou: In fin dei conti, la vita è mia, no? Questo significa che posso farne quello che voglio.
Tizio: perché non chini la testa e non chiedi umilmente quello che vuoi?
Aramaki: avrebbe senso farlo, se la persona che ho di fronte fosse in una posizione superiore alla mia, non sei d’accordo.
Tachikoma: perché non funziona?
T2: è un proiettile difettoso
T1: Dio… noi… che esseri deboli… siamo.
Motoko (ma il T crede che sia la Madonna): non è così. Quello che voi avete conquistato, è tutt’altro che debole.
T1: questa voce…
T2: è l’ultima occasione. (…) Adesso!!
T1: Signor Batou… addio, signor Batou.
Batou: A proposito, mi stavo dimenticando di consegnarti questo.
Motoko: come pensavo…
Batou: non importa quante volte hai cambiato corpo artificiale, questo orologio ha continuato a registrare il tempo che hai vissuto. Il perenne scorrere del tempo. Le persone si affidano a dispositivi di memoria esterni perché desiderano registrare qualcosa come prova della loro identità, del loro io. Quell’orologio non è l’unico oggetto, che può definire chi sei? Non è forse il tuo dispositivo di memoria esterna?
Motoko: Dì’ un po’.. un discorso così serio, quando te lo sei preparato, eh? Un orologio ed un attrezzo da palestra, finora ci siamo entrambi aggrappati a frammenti di memoria assurdi, vero?
Leave a Response »